jueves, 6 de agosto de 2009

Ricardo Asensio




































Con suo figlio Ricardo a Roma (2005)















Ricardo Asensio e la moglie Carmen a Venezia (1984)





















"Omaggio a Boldini" Venezia (1991)

















Ricardo Asensio



RICARDO ASENSIO nato a Valencia (SPAGNA) nel 1949. Artisticamente si è formato lavorando nella città di ROMA, BARCELONA e VALENCIA, conseguendo numerosi premi in importanti e prestigiosi concorsi Internazionali di pittura, collettive ed esposizioni personali, per citarne alcuni: nel 1979 finalista per la pittura alla Accademia di Spagna in ROMA, 1981 Premio "Villa Alessandra", selezionato per i suoi di ritratti...

Nel resto del mondo: Menzione d'Onore al Salone d'Inverno di NEW YORK, Menzione d'Onore al Museo delle Americhe in FLORIDA...

Prestigioso ritrattista di intellettuali e personaggi illustri, è un artista impegnato continuamente nella innovazione della pittura. La sua opera inizia in un primo momento nella rappresentazione nettamente figurativa, concentrata nella figurazione di personalità dello spettacolo, della cultura e della politica, esprimendosi anche nei paesaggi raggiungendo una perfezione pittorica pari alla fotografia, utilizzando semplicemente i suoi colori ad olio e pastelli sapientemente mescolati dando forza nelle sobrie tonalità delle sue composizioni a tutto tondo. Coerente nella sua opera e con una tecnica che lo identifica e lo distacca dal panorama internazionale. Famosissimi i ritratti di personaggi come il Premio Nobel Camilo José Cela, lo scrittore drammaturgo Antonio Buero Vallejo, la Principessa Beatrice d´Orleans, Marisa di Borbon, le attrici Virna Lisi e Dalila Di Lazzaro, Kim Novak, Faye Dunaway, Brooke Shields ...

Le sue opere sono visibili in musei d'arte contemporanea, collezioni private e pubbliche in Spagna, Francia, Germania e nel resto dell'Europa come anche negli Stati Uniti e sud America.

"Premio Controvento" ROMA, 1982. "Medaglia al Merito" Trofeo Internazionale "Medusa Aurea" ROMA, 1996. Premio "Villa Serravalle", FIRENZE 1997. "Gran Collare D´Argento" Palinuro nel mondo. Premio "Antiqua Firenze" e il "Oscar de la Cultura", 2001, FIRENZE. "Gran Premio Italia", 2003. Premio "La Dea Alata" FIRENZE, 2003. "Medaglia d´Oro" Trofeo "Medusa Aurea" XXVI edizione, ROMA, 2003 Accademia Internazionale D´Arte Moderna. "Gran Premio Maremma" Copa Costa D´Argento della Toscana. "Gran Premio Città di FIRENZE" 2003 Accademia "Il Marzocco". 1º Premio "Costa Toscana" IV Bienale d´Italia. 1ºPremio "Europa" 2004 TORINO. 1º Premio S. Ambrogio D´Oro 2004 ,MILANO. Gran Collare Accademico, ROMA 2004. Gran Premio Europa Art "Mediolanum" 2005, MILANO. Premio Canova " Medaglia d´Oro " Accademia Universale Antonio Canova. 1ºPremio Concorso Internazionale d'Arte "Sprigiona la Fantasia" TORINO, 2005. Oscar delle Arti, Accademico ad Honorem per l'Ordine "Michelangelo Buonarroti" Accademia Internazionale SANTARITA, TORINO. 1º Premio "Festival Hans Christian Andersen" in suo Bicentenario, COPENHAGEN (Denmark), Premio "Donatello 2006", Premio "La Dea Alata " 2006, FIRENZE (Italia), Premio "Coppa Mundis", ITALIA. Premio "Rembrandt 2006", per il 400° anniversario della nascita del pittore olandese.
"Premio SEVER a la carrera", Centro Culturale Internazionale D´Arte Sever, MILANO. Coppa Accademia "Artista anno 2007" Accademia Severiade, MILANO. Premio alla Cultura "Omaggio a Giosuè Carducci" nel centenario. 2007 Centro Molisano La Conca, ROMA. Grand Prix International "URBS MUNDI" 2008. Targa Sever D´Oro 2009, Centro Culturale Internazionale D´Arte Sever, MILANO. Premio Internazionale NOBEL dell´Arte 2009, MILANO Italia. Premio "Leonardo Da Vinci" 2009, "Premio Universale" 2009 , FIRENZE.

* Académique de Mérite dell´Accademia Italiana "Gli Etruschi".
* Accademico per la Accademia Internazionale "Il Marzocco", FIRENZE.
* Accademico ad Honorem per l'Ordine "Michelangelo Buonarroti" Accademia Internazionale "Santarita", TORINO.
* Accademico per la Accademia Internazionale "Greci Marino". Accademico di Verbania.
* Accademico della Accademia Universale "Antonio Canova". ITALIA





















Kees Van Dongen






















Kees Van Dongen



Kees van Dongen (Delfshaven, 26 gennaio 1877 – Monte Carlo, 28 maggio 1968) è stato un pittore olandese.

Nato nel 1877 a Delfshaven, vicino a Rotterdam, Kees Van Dongen studiò prima in una scuola di disegno industriale, poi all’Accademia di Belle Arti.

Nel 1897 si stabilì a Parigi, dove subì l’influenza di Édouard Vuillard e di Paul Gauguin e dove collaborò a varie riviste satiriche.

Nel 1904 venne allestita la sua prima mostra personale, grazie alla quale conobbe André Derain, che lo indirizzò verso la pittura fauve.

Nel 1905 partecipò al Salon d’Automne e i suoi quadri vennero messi nella famosa cage aux fauves, la gabbia delle belve feroci, come venne definita la sala dei fauves: le sue tele si distinguono per le tinte cromaticamente accese ed il disegno elegante e sensuale.

Nello stesso anno diventò amico di Pablo Picasso, con cui dipinse tra il 1905 e il 1910, la cui forte personalità lo avvicinò al cubismo; in questo periodo rimase colpito anche dall'espressionismo.

La sua indole di viaggiatore lo portò a compiere numerosi viaggi; attratto in modo particolare dalle culture mediterranee, dal 1910 al 1912 compì numerosi viaggi in Spagna, Italia, Marocco, Tunisia ed Egitto, che lo resero più colto e raffinato.

Nelle opere di questi anni Van Dongen ritrae la società del suo tempo con occhio critico e ironico e con uno stile brillante ed aggressivo, che tiene conto sia dei colori accesi e vivaci dei fauves, sia delle semplificazioni formali del cubismo, sia delle esperienze emotive dell'espressionismo: nasce così uno stile particolare, una fusione di diverse esperienze che porta verso una pittura diretta ed aggressiva.

La sua tavolozza particolarmente ricca esprime una potente vitalità, passionale e sensuale, indipendentemente dai soggetti scelti: la vita del circo e dei cabaret, le ricche dame dell’alta borghesia (che si contesero i suoi ritratti), la sfrontatezza di nudi provocanti e lussuriosi, la purezza e l’innocenza dei bambini, i ricordi dei suoi viaggi, le nature morte.

Questi temi ricorrenti vengono trasportati nel suo spazio pittorico, in una dimensione più vicina alla fantasia che alla realtà, dove lo sfondo scompare, i contorni si fanno netti e i colori si infiammano di vita propria.

Si notano la libertà nelle linee, la vivacità nei colori e l’attenzione agli aspetti decorativi tipiche dei fauves, in particolare di Henri Matisse e di André Derain: i rapidi tocchi di colore intenso, in cui sono abilmente dosate le tinte calde e quelle fredde, danno movimento e incisività alla scena, la brillantissima luce evidenzia forti contrasti di tono, il disegno è volutamente trascurato, il rifiuto delle tradizionali regole della prospettiva e del chiaroscuro porta a piani schiacciati e senza profondità, in cui l’ambientazione è ridotta ai minimi termini, con personaggi che fluttuano in uno spazio privo di gravità.

Van Dongen accetta inoltre la semplificazione geometrica dei primi paesaggi cubisti di Pablo Picasso; queste soluzioni stilistiche gli permettono di variare il ritmo della composizione, giocando sul contrasto tra curve sinuose.

Nello stesso tempo compaiono alcuni elementi più vicini all’espressionismo: mentre i fauves trattano i loro soggetti da un punto di vista puramente descrittivo, con poche allusioni di natura psicologica o sociale, i ritratti di Van Dongen vanno al di là della semplice rappresentazione e ricercano valori emotivi e simbolici attraverso un’analisi impietosa della società in cui vive, proprio come stavano facendo negli stessi anni gli espressionisti tedeschi.

Dopo la prima guerra mondiale Van Dongen trascorse gran parte dell’anno in Costa Azzurra e a Parigi: furono gli anni più fecondi della sua maturità artistica, che lo portarono a essere insignito della Legion d'Onore nel 1926.

Dopo la seconda guerra mondiale abbandonò le opere di grande formato, si dedicò ai ritratti e rallentò la sua attività.

Nel 1959 si stabilì a Monte Carlo, dove morì il 28 maggio 1968.