sábado, 11 de junio de 2011

Elizabeth Taylor











Elizabeth Taylor


Elizabeth Rosemond Taylor, nota come Liz Taylor, (Hampstead, 27 febbraio 1932 – Los Angeles, 23 marzo 2011), è stata un'attrice, imprenditrice e stilista inglese, considerata l'ultima grande diva dell'era d'oro di Hollywood per le sue doti recitative e la singolare avvenenza.
Elizabeth Taylor nasce ad Hampstead, Londra, seconda figlia dello storico Francis Lenn Taylor (28 dicembre 1897 - 20 novembre 1968) e di Sara Viola Warmbrodt (21 agosto 1895 - 11 settembre 1994), due statunitensi residenti in Gran Bretagna.

Suo fratello maggiore è Howard Taylor (nato nel 1929), e alla figlia viene data la nazionalità statunitense. Entrambi i genitori erano originari di Arkansas City, nel Kansas. Suo padre era un commerciante di arte e sua madre una ex-attrice famosa col nome d'arte di Sara Sothern, ritiratasi dalle scene quando si sposò nel 1926 a New York.

Anche se molto spesso ci si riferisce a lei come Liz, ha sempre dichiarato di preferire il suo nome proprio per esteso; i suoi nomi di battesimo sono stati scelti in onore alla nonna paterna, Elizabeth Taylor, nata Elizabeth Mary Rosemond.

All'età di 3 anni Elizabeth inizia a prendere lezioni di danza. Dopo l'entrata in guerra del Regno Unito i suoi genitori scelsero di tornare negli Stati Uniti per evitare le ostilità. Elizabeth ed il fratello tornarono immediatamente con la madre, mentre il padre le raggiunse poco tempo dopo per finire di sistemare gli affari a Londra. La famiglia si trasferì a Los Angeles, dove viveva al momento la famiglia di Sara, i Warmbrodts.

All'età di nove anni, la Taylor appare nel suo primo film, There's One Born Every Minute (1942), prodotto dagli Universal Studios. Scaduto il contratto con la Universal, che comprendeva solo questa pellicola, Elizabeth viene ingaggiata dalla Metro-Goldwyn-Mayer, dove il suo primo lavoro è Torna a casa Lassie! (1943), che la porta all'attenzione del pubblico.

Dopo un altro paio di pellicole, una delle quali "in prestito" alla 20th Century Fox, appare nel suo primo film come protagonista, interpretando Velvet Brown, una bambina che allena un cavallo per vincere l'Aintree Grand National, nel film di Clarence Brown Gran Premio (1944), con Mickey Rooney. La pellicola ottiene un grandissimo successo, con un incasso di oltre 4.000.000$ al botteghino, e le fa guadagnare lo status di "bambina-prodigio". Il successo di pubblico e le ottime critiche spingono la casa di produzione a proporle un lauto contratto a lungo termine.

Frequenta la scuola direttamente negli studi della Metro-Goldwyn-Mayer, e successivamente si diploma alla University High School di Los Angeles il 26 gennaio 1950, lo stesso anno in cui, diciottenne, si sposa per la prima volta.

Nel 1951 è impegnata contemporaneamente nel film Un posto al sole (A Place in the Sun) e nel kolossal Quo vadis? (apparizione non accreditata).

La Taylor ottiene tre nomination all'Oscar consecutive per L'albero della vita (1957) di Edward Dmytryk, interpretato accanto a Montgomery Clift, La gatta sul tetto che scotta (1958) di Richard Brooks, in cui impersona una procace moglie insoddisfatta a causa dell'indifferenza del marito (interpretato da Paul Newman), e Improvvisamente l'estate scorsa (1959) di Joseph L. Mankiewicz, con Clift, Katharine Hepburn e Mercedes McCambridge.
Elizabeth Taylor nel film Cleopatra.

Nel 1961 vince finalmente l'Oscar alla migliore attrice per la sua interpretazione in Venere in visone (1960) di Daniel Mann, che vedeva nel cast accanto alla Taylor il marito Eddie Fisher. Nel 1967 vincerà nuovamente la statuetta per Chi ha paura di Virginia Woolf? (1966) di Mike Nichols, accanto all'allora marito Richard Burton, conosciuto sul set del kolossal Cleopatra (1963) .

Nel 1963 diventa la star cinematografica più pagata quando le viene offerto un contratto da 1.000.000$ per interpretare come protagonista il kolossal Cleopatra della 20th Century Fox. Durante la lavorazione di questa pellicola incontra per la prima volta, sul set il futuro marito Richard Burton, che interpreta Marco Antonio. I tabloid scandalistici cominciano a parlare di una storia d'amore nata sul set tra i due attori, all'epoca entrambi erano sposati.

Coinvolta in questa nuova relazione sentimentale, la Taylor lascia il marito Eddie Fisher per Burton, non molto tempo dopo che lo stesso Fisher aveva lasciato a sua volta in maniera simile la moglie Debbie Reynolds per sposare Elizabeth Taylor. Anni dopo, Burton avrebbe ironicamente definito tutto l'affare come "la scandale". L'episodio, che consolidò la reputazione della Taylor come femme fatale, lanciò incredibilmente la carriera di Debbie Reynolds, cui vennero offerti numerosi ruoli romantici come tipica "fidanzatina" americana bionda, e portò Burton nell'Olimpo delle stelle di Hollywood. Solo Fisher non ottenne in realtà alcun vantaggio da tutto lo scandalo e dalla pubblicità gratuita che ne scaturì.

Elizabeth Taylor è stata sposata otto volte e ha avuto sette mariti:

Conrad Hilton, Jr., erede della famiglia Hilton (6 maggio 1950 - 29 gennaio 1951) - divorziata
Michael Wilding, attore (21 febbraio 1952 - 26 gennaio 1957) - divorziata
Mike Todd, produttore (2 febbraio 1957 - 22 marzo 1958) - vedova
Eddie Fisher, cantante (12 maggio 1959 - 6 marzo 1964) - divorziata
Richard Burton, attore (15 marzo 1964 - 26 giugno 1974) - divorziata
Richard Burton (2° matrimonio) (10 ottobre 1975 - 29 luglio 1976) - divorziata
John Warner, senatore (4 dicembre 1976 - 7 novembre 1982) - divorziata
Larry Fortensky (6 ottobre 1991 - 31 ottobre 1996) - divorziata

Secondo il settimanale britannico "The Sunday Express", Liz sarebbe stata intenzionata a sposarsi per la nona volta con un fotografo di origini iraniane di nome Firooz Zahedi, diciassette anni più giovane della Diva, di cui si era follemente innamorata.

La Taylor ebbe due figli con Wilding, Michael Howard Wilding (nato il 6 gennaio 1953) e Christopher Edward Wilding (nato il 27 febbraio 1955), ed una figlia, Liza, da Mike Todd,(nata il 6 agosto 1957). Nel 1964 lei e Fisher iniziarono le pratiche per l'adozione di una bambina, poi in seguito adottata da Burton, Maria Burton (nata il 1º agosto 1961). Durante il suo matrimonio con Hilton, la Taylor si convertì al Giudaismo (dopo aver fatto parte del Cristianesimo scientista dalla nascita).

Oltre al cinema, Elizabeth Taylor ha recitato in diversi programmi per la televisione, tra i quali il film per la TV del 1973 girato col marito Richard Burton intitolato Divorzia lui divorzia lei. Nel 1985 ha interpretato la giornalista di gossip Louella Parsons in Malice in Wonderland, accanto a Jane Alexander, che interpretava Hedda Hopper, ed è anche apparsa nella mini-serie Nord e Sud. Nel 2001 ha interpretato un'agente in These Old Broads. È apparsa anche in un elevato numero di altri show televisivi, tra i quali le soap opera General Hospital e La valle dei pini e la serie d'animazione I Simpson (due volte, la prima nel ruolo di sé stessa e la seconda come voce di Maggie).

La Taylor ha recitato anche in teatro, debuttando a Broadway e nel West End nel 1982 con un revival di The Little Foxes di Lillian Hellman. Ha poi preso parte ad una produzione dell'opera di Noel Coward Private Lives nel 1983, nel cast del quale figurava anche l'ex-marito Richard Burton.

Premi e onorificenze
Elizabeth Taylor con Bette Davis nel 1981

Dame Elizabeth Taylor ha vinto due Oscar alla migliore attrice. La prima statuetta le venne attribuita per l'interpretazione in Venere in visone (1960) di Daniel Mann, e la seconda per Chi ha paura di Virginia Woolf? (1966) di Mike Nichols, che molti considerano la sua miglior performance. Per la stessa interpretazione riceve un BAFTA quale attrice britannica dell'anno.

La Taylor ha ricevuto dall'Academy of Motion Picture Arts and Sciences anche il Premio umanitario Jean Hersholt nel 1992. L'anno successivo, 1993, ha ricevuto dall'American Film Institute il Life Achievement Award, il premio alla carriera. Nel 2002 ha ricevuto l'onorificenza del Kennedy Center Honors dal John F. Kennedy Center for the Performing Arts.

Nel 2001, il Presidente degli Stati Uniti Bill Clinton ha voluto premiarla con il Presidential Citizens Medal, riconoscendo i suoi meriti e il suo impegno per fini filantropici; la medaglia è la seconda più importante onorificenza civile statunitense, e viene assegnata a cittadini statunitensi "che hanno dimostrato un impegno o dei servizi esemplari" per il proprio paese e per i propri concittadini.

Le impronte delle mani e dei piedi di Elizabeth Taylor sono impresse ed immortalate nel pavimento davanti al Grauman's Chinese Theater, ed ha una stella sulla Hollywood Walk of Fame, al numero 6336 di Hollywood Boulevard a Hollywood, California.

Il 10 novembre 2005 ha ricevuto il Britannia Award for Artistic Excellence in International Entertainment.

Muore il 23 marzo 2011 all'età di 79 anni al Cedars Sinai Medical Center di Los Angeles. Era da tempo malata di cuore. A luglio 2010, infatti, a causa di problemi alle coronarie, era stata costretta a un ricovero in una clinica di Los Angeles.

martes, 27 de julio de 2010

Patty Pravo






PATTY PRAVO


Divina, anticipatrice di mode, sofisticata, eccentrica, elegante, trasgressiva, imprevedibile. Ma soprattutto unica. Sempre bellissima, sempre intrigante, il volto malinconico ma ancora luminoso di Nicoletta Strambelli, poi diventata nota con il nome di Patty Pravo, non può che indurre ad una certa nostalgia. Nostalgia di un tempo aureo che non tornerà più, di una stagione indimenticabile in cui le speranze di milioni di giovani si riversavano per le strade e i tabù venivano infranti, le libertà conquistate a dura forza e i dogmi rimessi in discussione. Erano i tempi del "Piper", il mitico locale notturno in cui si condensava la bella vita mondana di Roma, di cui Patty Pravo è stata per anni campionessa imbattibile.

Nata nella decadente e lunare Venezia il 9 aprile del 1948, trascorre un'infanzia particolarmente tranquilla. Si iscrive dapprima al Conservatorio della sua città; frequenta corsi di composizione e pianoforte. Qualche anno più tardi (sono i primi anni '60) l'ondata della nuova musica, rock e beat che arriva dagli USA e dalla più vicina Inghilterra, la portano a lasciare Venezia per raggiungere Londra entrando così in contatto diretto con una nuova realtà.

Di ritorno dalla Gran Bretagna finisce per stabilirsi a Roma dove nel frattempo era nato il già citato "Piper". Ed è proprio lì che tra chitarre, minigonne e capelloni, Patty Pravo diventa una star. In particolare è Alberigo Crocetta, avvocato romano, talent-scout per l'occasione e (guarda caso) fondatore del "Piper", che intuisce le sue potenzialità. Qualche settimana dopo la giovane ragazza è negli studi della RCA dove registra il suo primo disco: "Ragazzo triste", versione italiana di "But you're mine" (tradotta per l'occasione dal sempiterno Gianni Boncompagni).

Il successo è travolgente, la gente impara subito ad associare il volto dolce di PAtty Pravo a quella voce personalissima e prepotente che ne fa subito un personaggio singolare, nuovo, drammatico.
La sua voce apre una vera nuova strada al rinnovamento della canzone italiana, all'introduzione nei patri confini nazionali del beat genuino, diventando così automaticamente la portavoce di migliaia di ragazze, di colpo desiderose di imitarla.

Bastano poche apparizioni in TV per confermare il successo discografico.
La riconferma arriva con le successive registrazioni: il nuovo 45 giri "Sto con te" e "Qui e là" vanno a ruba, così come qualche anno dopo (saranno già i '70 inoltrati) "Tu mi fai girar" o "Pazza idea" (quest'ultima è forse ancora oggi la canzone che più la rappresenta).

Carica di impegni Patty Pravo partecipa a numerose serate in tutte le città d'Italia, a vari spettacoli televisivi e all'immancabile "Cantagiro". Non mancano le proposte cinematografiche, fra cui è da annoverare una pellicola ispirata alla sua storia e al clima di quegli anni intitolato sapientemente "L'immensità (La ragazza del Piper)".
Vi figurano anche altri eroi del tempo, come Don Backy e Caterina Caselli.
Da questo momento in poi non si contano più gli album che ha inciso con varie etichette discografiche. Donna libera e indipendente non ha mai voluto (o saputo) restare legata ad una sola casa discografica.

Dopo un breve periodo di appannamento coinciso con la fine degli anni '80 Patty Pravo è tornata in auge nel 1990 vincendo la manifestazione canora "Una rotonda sul mare" e incidendo un nuovo disco con i suoi successi reinterpretati in chiave moderna.

Ancora vogliosa di sperimentare, nel 1994 incide a Pechino un nuovo lavoro: "Ideogrammi", cantato in italiano, cinese, francese e con l'utilizzo di "slang" inventati, traendo ispirazioni dai dialetti locali.
Il disco purtroppo non entra nelle classifiche e nemmeno un nuovo festival di Sanremo serve a rivitalizzare le vendite dell'album.

E' quindi di nuovo pausa per Nicoletta fino al 1997 dove ottiene un risultato esplosivo proprio al Festival di Sanremo, grazie alla splendida interpretazione della canzone "Dimmi che non vuoi morire", firmata dal grande Vasco Rossi, e grazie al successivo album "Notte, guai e libertà" che riconquista un pubblico che non l'aveva mai davvero dimenticata.

Nel 2000 esce Una donna da sognare, album nato da una seconda e fortunata collaborazione con Vasco Rossi e Gaetano Curreri. In estate partecipa per l'ultima volta al Festivalbar col brano Una mattina d'estate, di cui viene realizzato anche il videoclip.

Lo stesso anno la cantante riceve il Premio Personalità 2000.

Nel 2001 viene pubblicato un doppio album live (Patty Live '99), reduce dal successo del fortunatissimo Notti, guai e libertà tour.

Nel 2002 ritorna a Sanremo con il brano L'immenso, contenuto nel nuovo Radio Station: l'album, particolarmente moderno ed eterogeneo nelle sonorità proposte, viene realizzato in Brasile.

Nel 2004 esce un altro lavoro piuttosto all'avanguardia, Nic - Unic (Nicoletta Unica), l'ultimo pubblicato dalla Sony e anticipato dal singolo Che uomo sei.

Nel 2006 la Pravo riceve alcuni riconoscimenti, tra cui a Venezia un premio alla carriera come "Artista che meglio ha rappresentato e rappresenta l'Italia nel mondo", avendo calcato i più grandi palcoscenici del mondo.

Il 2 ottobre 2007 esce nelle librerie il libro Bla, bla, bla..., un'autobiografia scritta da Patty Pravo col giornalista musicale Massimo Cotto, edito da Arnoldo Mondadori Editore.

Viene pubblicato a Novembre 2007 l'album Spero che ti piaccia...Pour toi, un omaggio dell'artista veneziana alla cantante italo-francese Dalida, a vent'anni dalla sua scomparsa. Il cd raccoglie brani tratti dal repertorio di Dalida in francese, italiano e arabo, con nuovi arrangiamenti. L'album è prodotto dall'etichetta francese Kyrone Gp Music.

Nel 2008 esce nelle radio e nelle piattaforme digitali il singolo La bambola 2008, per celebrare i quarant'anni dalla sua uscita. La nuova versione del brano, nata per gioco grazie ai musicisti durante le prove del tour, è accompagnata da un video in cui Patty Pravo omaggia Amy Winehouse attraverso il caratteristico look. Il tour estivo riscuote parecchio successo, superando i 150.000 spettatori: il 18 settembre la Pravo si esibisce anche all'Arena di Verona.

Nel 2009 partecipa al Festival di Sanremo con il brano E io verrò un giorno là, composto dal giovane Andrea Cutri. L'inedito sanremese viene inserito nel doppio album Live Arena di Verona - Sold Out, registrato durante l'ultima fortunata tournée.

Alla fine dell'anno raccoglie alcuni filmati realizzati dai fans durante i suoi ultimi concerti in un dvd intitolato Circola un video su di me..., promuovendolo il 28 ottobre in un incontro all'Università Studio 3 di Roma.

Verso la fine del 2009 la cantante riceve il Premio Personalità e il Premio Ciampi alla carriera, per il quale si esibirà a Firenze il 14 Novembre.

Agli inizi del 2010 il regista Ferzan Ozpetek decide di inserire due brani di Patty Pravo nel film Mine vaganti, e cioè Pensiero stupendo e l'inedito Sogno, candidato al David di Donatello e premiato col Nastro d'argento e il Premio Lunezia per il miglior brano originale e per la qualità musical-letteraria del brano.


Dopo un'ulteriore collaborazione con Vasco Rossi nell'album "Una donna da sognare", nel 2002 torna a Sanremo con "L'immenso" e un nuovo album: "Radio station".

Numerosi i suoi nuovi e già avviati progetti: due colonne sonore (una per un film di Roberto Faenza, l'altra per una pellicola di cui lei stessa sarà protagonista), un film autobiografico, un disco live con la Piccola Orchestra Avion Travel (che sarà registrato in un concerto a Napoli) e per finire uno show, "The fool", a quanto pare già pronto per Rai Uno.

Il suo lavoro, uscito a fine marzo 2004, si intitola "Nic-Unic". Il 2 ottobre 2007 esce nelle librerie il libro "Bla, bla, bla...", autobiografia scritta con Massimo Cotto.

Viene pubblicato a novembre 2007 l'album Spero che ti piaccia...Pour toi..., un omaggio dell'artista veneziana alla cantante italo-francese Dalida a vent'anni dalla sua morte. Il cd raccoglie brani tratti dal repertorio classico di Dalida in francese, italiano e arabo, con nuovi arrangiamenti. L'album è prodotto dall'etichetta francese Kyrone Gp Music.

Nel 2008 esce il singolo "La bambola" per celebrare i quarant'anni dalla sua uscita. La nuova versione del brano, nata per gioco grazie ai musicisti durante le prove del tour, è accompagnata da un video in cui Patty Pravo omaggia Amy Winehouse attraverso il suo inconfondibile look.

Nel mese di febbraio dell'anno seguente partecipa al Festival di Sanremo 2009 con il brano "E io un giorno verrò là", composto dal giovane Andrea Cutri. L'inedito sanremese viene inserito nel doppio album Live.








martes, 6 de abril de 2010

Il rumore del mare

"Moonlit Seascape" by Thomas Moran


E’ un respiro,
un singulto
sincopato d’attesa
fossilizzato in braccia tese.

Come un amante
di amore eterno e rassegnato,
mi incanta
con il suo affanno triste.

Mai rassegnato mi urla
il suo ardore,
la fisicità violenta
dell’abbraccio
che anelo
ma sfuggo.

Il rumore del mare
compagna
ed è rammento
nel fondo
del cervello primordiale
di insostituibile amante,
di vita e di morte,
di inevitabile giustizia.

E’ risacca
di pulito,
di perdono
e di garanzia
della nostra eterna
purezza.



Notte magica




Il chiaro di notte
la luce argentata,
una notte di luna
una notte fatata...

L'argento del mare
riflesso negli occhi
invita ad amare.

Coperta.. d'amore
carezze sul cuore,
un pallido viso
un intenso sorriso.

Una lieve carezza,
un filo di brezza,
una lacrima sciolta
di felicità!

Sirena


SIRENA

Se mi perdo
fra onde di mare:
come opalescente
medusa mi
lascerò trascinare.

Nel vago ondeggiar
dell’acqua
mi trasformerò
in sirena.

Luccicar di sole.

Mare color
del bronzo.

Grandi,
candide vele:
scivolano
sulla loro
ombra.

Mi cullerò.

M’incanterò
Fra onde lucide.

Sirena.

Abbandonata al mare
canterò amore.

Nel silenzio:
non si ode voce.

viernes, 2 de abril de 2010

Buona Pasqua a tutti!



AUGURANDOVI UNA SANTA PASQUA A VOI TUTTI E ALLE VOSTRE FAMIGLIE.
UN’ ABBRACCIO

Lunatiche ore


Soffi di luna sfiorano
la pelle mia
nuda del tuo respiro

Surreali voglie
di lunatiche ore

e lentamente cedo
il reale al sonno
e ti ritrovo

Invisibile mondo
lo splendore d’un sogno

Oh la tua voce
che mi carezza il cuore
come il canto del vento fa col cielo
e le tue labbra
avide di strade inesplorate,
come un novello angelo inesperto,
cercano stelle dal sapor di miele.

Sorrido, mi sorridi
Il paradiso,
forse è racchiuso
dentro un tuo sorriso.

Il volo, poi,
verso l’indefinito
chè verbo umano
non può dare esegesi
all’aura splendente del divino
quando avvolge le essenze nell’amore.

La luna protegge
i sogni degli innamorati

Non saprai mai
quanto
d’incanto riempi,
di notte,
le mie ore!